Edizione V – 2013

13/14 Dicembre 2013 – Officina Giovani, Prato

Venerdì 13 Dicembre ore 21.30

  • Compagnia Giardino Chiuso – Bianchisentieri_1
  • Compagnia Daltura – Satisfaction – Geografia D’interni

Sabato 14 Dicembre ore 21.30

  • Compagnia Borderline – Game Over + The Three Legged Race
  • Fabritia D’Intino – Cosamia2.0
Mostra Fotografica

Corpi che Cantano – Fotografia di Darragh Hehir

Venerdì 13 Dicembre

Compagnia Giardino Chiuso (Siena)

Bianchisentieri_1

La performance indaga, con suggestioni visive e sonore, i temi della conservazione e della trasmissione, attraverso la memoria, della conoscenza. Questo lavoro muta a seconda dei luoghi che ne modificano la fonte di ispirazione. Dopo le prime due tappe, Bianchisentieri_foresta e Bianchisentieri_biblioteca, la performance è pronta per continuare il suo percorso “peregrino” per lasciare tracce al suo passaggio.
La trasposizione attraverso un’immagine surreale darà vita ad un “animale” raro, forse già scomparso, che si trascina un abito costruito con pagine di libri oramai dismessi, salvati dal macero, come simbolo della memoria del passato e depositari del sapere. Un animale con un enorme fardello di parole, di conoscenza, smarrito in un luogo che forse è già passato o che forse dovrà ancora essere. Il cammino sarà ancora lungo e faticoso; ma il carico della danzatrice, imperitura traghettatrice, di un bagaglio culturale che non può e non deve essere dimenticato, continua, svelandosi agli occhi più attenti. Le tracce lasciate dal passaggio prenderanno forma, come nei sogni, assumendo una fisionomia concreta; rinasceranno desideri, curiosità e voglia di conoscenza.
Bianchi come i fogli e Sentieri come i solchi della scrittura, fonte primaria della trasmissione e del sapere.

  • Coreografia e interpretazione: Patrizia de Bari
  • Costume di scena: Rosaria Minneci
  • Video: Andrea Montagnani
  • Organizzazione: Francesca Costantini

Con il sostegno di Regione Toscana.

Compagnia Daltura (Siena)

Satisfaction – Geografia D’interni

Il progetto prende in esame l’uomo posto all’interno della scatola prospettica della casa e lo indaga nella trasformazione intima che avviene nello spazio-mondo delle stanze.

Ogni stanza parla infatti di un universo, di storie private, di rapporti e soprattutto di una condizione trasversale che è quella della quotidianità e dei cliché, comunemente utilizzati per affrontare la complessità del reale e confermare attraverso visioni superficiali e semplicistiche le abitudini di rappresentazione del mondo.

Satisfaction sta infatti ad esprimere quel senso di falso e rassicurante appagamento di corpi addomesticati al quotidiano; ancorati a modalità e schemi socialmente riconosciuti e accettati.

Ma all’interno di questo panorama di quadri domestici intrisi di consuetudine appaiono stanze private o segrete in cui i personaggi, soffocati dagli stereotipi, tentano di liberarsi lasciando emergere tratteggi di personalità più autentici.

  • Coreografia e interpretazione: Carmelo Scarcella, Frida Vannini

Sabato 14 Dicembre

Compagnia Borderline (Salerno)

Game Over

A volte le cose vanno troppo oltre e qualcuno finisce per farsi male. Questo accade quando finisce il gioco. Game Over tratta di sottile crudeltà, di ingiustizia e di gelosia, per la necessità di voler essere in gioco, di adattarsi, di voler essere amato. É un aspetto ambiguo della natura umana. Un inizio apparentemente innocuo, divertente che si trasforma in sinistro per i tre personaggi che giocano la loro parte in questo tragicomico dramma di vita.

  • Concept, coreografia e regia: Susan Kempster
  • Autori/interpreti: Marta Cinicolo, Vincenzo Capasso, Claudio Malangone
  • Musiche: A.A V.V.
  • Disegno luci: Francesco Ferrigno
  • Responsabile organizzativo: Maria Teresa Scarpa
  • Produzione: Borderline Danza, MIBAC, Regione Campania
The Three Legged Race

La gara delle tre gambe, qui intesa come metafora relazionale, è un gioco che richiede complicità ed equilibrio tra i due che corrono insieme. Ma come in ogni rapporto se si tira troppo o troppo poco l’equilibrio può diventare instabile. Attraverso le diverse fasi della vita i due personaggi in un continuo “tira e molla”, a volte assecondando, altre volte rifiutando questa dipendenza reciproca, cercano di liberarsene. Ma ciò che li ha uniti si rivela più forte del desiderio di libertà.

  • Concept, coreografia e regia: Susan Kempster
  • Interpreti: Vincenzo Capasso, Claudio Malangone
  • Musiche: A.A V.V.
  • Costumi: Susan Kempster realizzati da Monica Pane
  • Disegno luci: Francesco Ferrigno
  • Responsabile organizzativo: Maria Teresa Scarpa
  • Produzione: La Katalitica, Borderline Danza 2012, MIBAC, Regione Campania

Fabritia D’Intino (Perugia)

Cosamia2.0

Cosamia2.0 è la testimonianza ironica e paradossale delle frustrazioni creative dovuteall’accumulo di esperienze.
Il dubbio pervade ogni tentativo di successo. Ogni scelta drammaturgica e
coreografica sfocia nell’esternazione di quell’indecisione che accumuna ognuno di noi. L’artista si domanda apertamente se quello che si suppone debba condividere è davvero il suo talento, piuttosto che le sue capacità, il suo gusto o semplicemente la sua persona. Il performer si spoglia della sicurezza a cui aspira e si mostra come un collage di imitazioni di qualcosa che ha già visto fare a qualcun altro o che ha già
fatto in prima persona. Lo spettro del “già fatto” svuota il valore delle scelte e la goffa e ossessiva ricerca di qualcosa di nuovo impedisce la soddisfazione di un’opera compiuta e fruibile. Strutture che sembrano funzionare cadono alla presenza costante del giudizio o del sarcasmo. L’unica salvezza dal disastro sembra essere la leggerezza,la spontaneità ed il confronto con il pubblico che viene chiamato in prima persona a
giocare con queste incertezze, in un ruolo che si spera sia il più possibile rassicurante e chiarificatore nel suo contributo a dare un senso all’opera.

  • Coreografia e interpretazione: Fabritia D’Intino
  • Collaborazione artistica: Lenka Flory
  • Musica: A.A.V.V.
  • Co-Produzione: Déjà Donné

Mostra Fotografica

Corpi che Cantano – Fotografia di Darragh Hehir

Corpi che cantano

Quando il movimento si fissa in un scatto

Una retrospettiva fotografica della rassegna di danza BodySongs dal 2010 ad oggi.
Apertura su appuntamento.
Dal 5 Dicembre – Sala Espositiva.
Officina Giovani, P.zza Macelli 4, Prato – 0574 1836753 staff@officinagiovani.it